Sono otto mesi che non si scrive niente su questa pagina del blog, ma questo non significa che nulla è successo, anzi !!! Le pagine del Minirugby e delle Giovanili hanno riportato settimanalmente i successi dei nostri ragazzi e la crescita collettiva della ns. ASD. Il blog è stato testimone dinamico dell'intraprendenza dei ns. dirigenti e della passione dei genitori. Però oggi è tempo che anche questa pagina venga aggiornata, perchè tre fatti nuovi, IMPORTANTI, condizioneranno (positivamente) le rotte future che solcheranno i Pirati Rugby .
Tralasceremo qui di narrare gli inutili sforzi compiuti per far comprendere ai dirigenti del CTL3 che lo sport fatto per diletto, che l'attivismo partecipativo volontario dei cittadini sono una risorsa per la comunità; dobbiamo ammetterlo: la battaglia per il CTL3, per i Pirati è stata una sconfitta, anche se chi ha perso qualcosa, siamo convinti, è stata quell'impalcatura burocratica che si è erta a nostra controparte. Quella per il CTL3 è stata una battaglia dura, farcita di bugie nei nostri confronti e combattuta con marche da bollo, clausole assicurative e cavilli giuridici; riconosciamolo, non era il nostro terreno. I bisogni dei ragazzi, il valore sociale dello sport, i diritti dei cittadini non sono mai entrati nella disputa e martedì 31 Maggio 2011 la convenzione capestro che abbiamo dovuto sottoscrivere, decadrà. Siamo Pirati e quindi non solo non abbiamo paura, ma siamo anche consapevoli che chi è chiamato ad amministrare un bene pubblico, non può ignorare le istanze degli utenti, non può gestire privatisticamente qualcosa che non gli appartiene, non può chiudere il bilancio sociale (inteso come risultato della propria offerta alla comunità) con un deficit [questi signori hanno buttato alle ortiche un' associazione sportiva, le sue risorse umane e la voglia di stare insieme di cento persone]; pertanto l'aver perso una battaglia, non ha mai significato per nessun Pirata la fine della guerra: il CTL3 è il prato dove siamo nati con i nostri valori, dove siamo cresciuti nelle nostre passioni e dove un giorno questi valori e queste passioni trionferanno. Amministratori più attenti e più sensibili li abbiamo trovati a Sulbiate, dove sindaco e assessori erano disposti ad accoglierci, ma anche qui la tempesta delle carte da bollo, delle clausole, delle delibere e degli interessi affaristici, rischiava di scaraventarci contro gli scogli della burocrazia e dei suoi tempi: non potevamo tenere la ciurma in baia per un intero anno.
Abbiamo quindi fatto rotta su Bellusco, dove ci siamo imbattuti in una Polisportiva che definiremmo di Corsari, di gente che la pensa un po' come noi: prima vengono i ragazzi, poi viene lo sport, poi lo stare inseme, poi il divertirsi, poi conoscersi, confrontarsi e crescere. Se alla fine ci saranno dei problemi tecnici, li affronteremo insieme, da persone adulte e responsabili, senza dimenticare tutto ciò che viene prima. CHE BELLA GENTE !
Possiamo finalmente elencare alcune novità del nostro presente ed immediato futuro:
Abbiamo firmato una convenzione con la Polisportiva di Bellusco per l' utilizzo del campo sportivo di Via Pascoli (inclusi gli spogliatoi e le pertinenze), dove svolgeremo le attività della stagione sportiva 2011/2012 -allenamenti,tornei,campionati,feste-, anzi ci siamo presi anche un assaggio per la chiusura della stagione in corso -concentramento di aprile, allenamenti extra, Festa dei Pirati di giugno- L'annuncio ufficiale è stato dato in una conferenza stampa che si è tenuta sabato 21 maggio 2011, presso l' Aula Consiliare del Municipio di Bellusco, dove i Pirati hanno ricevuto la "benedizione" del sindaco Inverno e dell'assessore allo sport Martinica alla presenza del responsabile Mini-rugby della Federazione Lombarda e del presidente della Polisportiva Belluschese. Dopo tre stagioni dalla fondazione, venerdì 28 maggio 2011 l' ASD Pirati Rugby si darà un nuovo Consiglio Direttivo.
La società sportiva Pirati Rugby Asd è stata fondata nel luglio del 2008.
Il Consiglio Direttivo
Hook (Presidente)
Simone (Vicepresidente),
Cri (
Segr/Tesoriere
)
Piera (Consigliere)
Mc Giver (Consigliere)
Deliberano sulle scelte istituzionali e strategiche, valutano le ammissioni all'associazione e redigono il bilancio.
I Soci dell'associazione
Sono gli aderenti all'associazione che progettano, gestiscono e partecipano all'attività. Vengono nominati dal Consiglio Direttivo e formano delle Commissioni.
Il Consiglio dei bimbi Pirati
Red Bull, Jack Reds,
Joshua Devine, Lorenzo Leandro (
Soci Onorari,
Fondatori),
Cavallo, Flavio e Alamin (Soci Onorari),
E' stato riconosciuto il loro contributo nella fondazione della società. Hanno diritto esprimersi sulle scelte dell'associazione.
Soci Fondatori 2008
Maria Blarasin (Presidente)
Mauro Rossi (Vicepresidente),
Cristiana Brioschi (Segr/Tesoriere)
Roberto Leandro (Consigliere)
Don Devine (Consigliere).
Sono i Soci Fondatori, hanno costituito l'associazione Asd Pirati Rugby.
Assemblea dei Soci
E' composta dal Consiglio Direttivo e i soci dell'associazione Pirati Rugby Asd.
Ogni carica NON può essere ricoperta in altre associazioni dilettantistiche della Federazione Italiana Rugby, medesima.
REGOLE DEI PIRATI
1. Quando un tuo compagno sbaglia oppure è in difficoltà, puoi solo aiutarlo correndo da lui per affrontare l'avversario. Guardare o parlare non serve. Serve solo una tua azione: "correre in sostegno ad un altro Pirata.
2. Nei Pirati, di quel che c'è, ce n'è abbastanza. Di quel che non c'è... ne faremo a meno.
ENTRA NEI PIRATI
I PIrati stanno crescendo. Abbiamo bisogno di volontari che possano migliorare la nostra associazione. Per i campi, per accompagnare i ragazzi, per migliorare gli allenamenti, per trovare strutture migliori, per sognare e divertirsi. Ogni consigliere cercherà un volontario... fatevi avanti per i vostri ragazzi. Grazie
“E` pericoloso aver ragione quando le autorita` costituite hanno torto”.
[Voltaire]
I PIRATI RUGBY
L'Ass. Sportiva Pirati Rugby, non vuole limitarsi ad insegnare lo sport del rugby ma vuole creare un luogo di incontro dove adulti e ragazzi possano stare bene insieme. Già proporre il gioco del rugby è una sfida, essere anche Pirati (nell'accezione libera e gogliardica) è un ulteriore "follia" che ci sprona ad affrontare ogni sfida difficile. Da quando abbiamo iniziato a costruire questo sogno (partendo dal nulla 3 anni fa) solo grazie al grande spirito di squadra abbiamo ottenuto molto. Basta non arrendersi mai. Del resto... "i Pirati non hanno mai paura". Oppure... "Who dares wins".
Il motto per il prossimo anno:
51% Pirati 49% Rugby
Nell'ordine dobbiamo:
1. Coinvolgere nuovi iscritti per completare le ns. 7 squadre.
2. Promuovere la ns. associazione favorendo idee e proposte di tutti.
(Siamo prima positivi, verifichiamo la fattibilità, poi realizziamo i progetti).
3. Migliorare la qualità del Rugby. Gli allenatori e gli accompagnatori devono valorizzare le risorse presenti e trovare le soluzioni (confrontandosi, facendo nuovi corsi) adatte a migliorare i risultati sportivi e il divertimento dei ragazzi.
4. Trovare sempre il giusto equilibrio per creare una squadra unita: premiare chi si impegna, ma offrire a tutti la possibilità di giocare.
IMPORTANTE: nessuno può stare con le mani in mano, dobbiamo migliorare il luogo dove facciamo rugby e custodirlo. E in futuro realizzare un nuovo spazio verde dove molti ragazzi potranno giocare a rugby. Ovviamente con la disponibilità che ognuno può e si sente di offrire.
Curiosità da WIKIPEDIA:
Vita da pirata
Pirati combattono per un tesoro in un'illustrazione di Howard Pyle tratta daHoward Pyle's Book of Pirates
Stando al libro sui pirati di Charles Johnsons la vita a bordo di una nave pirata era piena di contrasti. Sulle navi non mancava il lavoro per l'equipaggio impegnato in una costante manutenzione della nave. Le regole che l'equipaggio doveva rispettare erano poche ma molto dure. Tra queste:
Ognuno ha il diritto di voto, a provviste fresche e alla razione di liquore;
Nessuno deve giocare a carte o a dadi per denaro;
Le candele devono essere spente alle otto;
Tenere sempre le proprie armi pronte e pulite;
Ognuno deve lavare la propria biancheria;
Donne e fanciulle non possono salire a bordo;
Chi diserta in battaglia viene punito con la morte o con l'abbandono in mare aperto.
I pirati prendevano le loro decisioni in maniera collettiva. Non esisteva un leader assoluto; il comandante veniva eletto da tutta la ciurma riunita (dall'ultimo mozzo al timoniere) per effettuare le scelte relative alla conduzione della nave. Il bottino veniva diviso in quote uguali assegnando in certi casi due quote al comandante e una e mezzo al quartiermastro.
Ogni comandante aveva un proprio regolamento (o carta) che modificava in alcuni punti quello base.
I pirati, commettendo attività illecite, si riunivano in basi. La base dei pirati più famosa fu un'isola a forma di tartaruga detta appunto laTortuga, che si trova nei pressi dell'isola diHispaniola.
I Pirati del rugby
Amare il rugby è la miccia che ci ha fatto conoscere e ci ha unito in questa esperienza. Il centro sportivo CTL3 ci ha concesso un porto di attracco. Desideriamo diffondere questo sport, promuovendolo come Pirati, nei vari paesi della Brianza.
Perchè giocare a Rugby? Perchè è un sport che tende ad accogliere tutti al di la della costituzione fisica e del talento. Nella squadra, ogni caratteristica si somma e crea una grande forza. I bambini e le bambine possono iniziare da 4 anni in su. La nostra società sportiva dilettantistica è iscritta alla Federazione Italiana Rugby. Gli allenamenti di ogni under verranno esguiti seguendo le indicazioni dei Consulenti Laureati in Scienze Motorie, indicati dalla nostra Federazione.
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